Teatro

VERDI E WAGNER PER LA PROSSIMA STAGIONE DELLA SCALA

VERDI E WAGNER PER LA PROSSIMA STAGIONE DELLA SCALA

Nel 2013 si celebrano i bicentenari della nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner e la Scala dedica loro l’intera stagione 2012-13: sei titoli in cartellone per il tedesco (Lohengrin, Die fliegende Holländer, e le quattro opere che compongono Der Ring des Nibelungen), otto per l’italiano (Nabucco, Oberto, Un ballo in maschera, Don Carlo, Falstaff, Macbeth, Aida e la Traviata che inaugura la stagione successiva). Con due sole eccezioni: la nuova Cuore di cane di Alexander Raskatov e La scala di seta di Rossini per il Progetto Accademia.
Alla conferenza stampa il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, presidente del consiglio di amministrazione della Scala, ha sottolineato con molta felicità la legge appena approvata che dona autonomia economica e gestionale al teatro, strumento di rilancio anche internazionale che non va verso la privatizzazione, essendo ancora significativa la presenza delle istituzioni pubbliche. La Scala si aprirà, nel corso della stagione, su Milano nel nome di Verdi con varie iniziative sul territorio anche in luoghi non usuali.
Anche Stephane Lissner, sovrintendente e direttore artistico, è partito dall’autonomia, definendola “un abito su misura”; poi ha evidenziato come il doppio bicentenario che in qualche modo imposto in forma naturale i temi e le linee della stagione. Importanti le bacchette, il meglio degli italiani (Gatti, Luisotti, Luisi, Noseda, Rustioni, Frizza, oltre Abbado che torna per i 70 anni di Barenboim e Chailly coinvolto nel progetto sinfonico su Strauss nel 2014 e nell’inaugurazione dell’Expo con la Turandot con il finale di Berlioz). Registi: dopo Luisa Miller, Mario Martone prende in consegna il raro Oberto con cui Verdi debuttò alla Scala nel 1839; dal 1986 nessun nuovo Nabucco (primo grande successo di Verdi a Milano) è stato proposto dalla Scala: eccolo affidato a Daniele Abbado per un progetto rigoroso e astratto. Giorgio Barberio Corsetti, che ha un posto di tutto rispetto nel teatro italiano anche di prosa, si occupa di Macbeth. Michieletto, uno dei più interessanti giovani registi italiani, si misura con Il ballo in maschera diretto da Rustioni, mentre alla coppia Harding/Carsen è stato affidato Falstaff.  A chiudere la Traviata che inaugura la stagione successiva per indagare con sguardo profondo il mondo femminile, offrendo un ritratto di donna in un interno, uno spettacolo nato pensando a Diana Damrau che interpreta Violetta. Insomma in cartellone il primo e l’ultimo Verdi, Oberto e Falstaff, separati da cinquant’anni, due partiture che paiono di due musicisti diversi come punti di partenza per percorrere tutta l’evoluzione nello stile con tappe in tutti i periodi (si può quasi definire una “stagione antologica”).
Nella stagione verdiana si inserisce un progetto speciale dedicato a Wagner dopo l’inaugurazione con Lohengrin e l’Olandese volante: il Ring rappresentato, secondo le intenzioni del compositore, per due volte in una settimana (cosa non più fatta dal 1938) che certifica le potenzialità del teatro dal punto di vista produttivo e artistico. Un vero e proprio festival che avrà un abbonamento a parte, mentre il Crepuscolo degli dei è nei turni di abbonamento soliti.
Per il balletto la proposta di grandi titoli con riprese di classici con direttori di spessore e le stelle di casa, Roberto Bolle e Svetlana Zakharova insieme a ospiti prestigiosi.
Eppoi la stagione concertistica, i concerti di canto (vetrina di voci da ascoltare anche in dimensione cameristica) e iniziative collaterali come la scelta degli scritti di Verdi affidata alla lettura di personalità della cultura e della società politica il 10 ottobre.
Ecco nel dettaglio la stagione. Inaugurazione con Lohengrin di Richard Wagner (7 dicembre inaugurazione con anteprima giovani il  dicembre, 7 recite fino al 27 dicembre): direttore Daniel Barenboim, regista Claus Guth, nel ruolo del titolo Jonas Kaufmann insieme a René Pape e Anja Harteros. Segue Falstaff di Giuseppe Verdi (10 recite dal 15 gennaio al 12 febbraio): direttore Daniel Harding, regista Robert Carsen, interpreti Ambrogio Maestri/Bryn Terfel, Fabio Capitanucci/Massimo Cavalletti, Francesco Depuro/Antonio Poli, Barbara Frittoli/Tamar Iveri, Irina Lungu, Laura Polverelli e Daniela Barcellona. In mezzo Nabucco di Giuseppe Verdi (9 recite a febbraio), direttore Nicola Luisotti, regista Daniele Abbado, Leo Nucci nel ruolo del titolo. L’Olandese volante di Richard Wagner debutta il 28 febbraio (6 recite fino al 15 marzo), direttore Hartmut Haenchen, regista Andreas Homoki, Bryn Terfel nel ruolo del titolo. Cuore di cane (5 recite tra marzo e aprile) è diretto da Valere Gergiev come Macbeth di Giuseppe Verdi (9 recite dal 28 marzo al 21 aprile), regista Giorgio Barberio Corsetti, interprete principale Franco Vassallo. Segue il primo Verdi di Oberto, conte di San Bonifacio (7 recite dal 17 aprile al 14 maggio), direttore Riccardo Frizza, regista Mario Martone, interpreti Fabio Sartori, Sonia Ganassi, Maria Agresta, Michele Pertugi, Josè Maria Lo Monaco. L’esecuzione completa del Ring (17-29 giugno) è preceduta dal Crepuscolo degli dei (6 recite dal 18 maggio al 7 giugno). In luglio si torna a Verdi con Un ballo in maschera (8 recite), direttore Daniele Rustioni, regista Damiano Michieletto, interpreti Marcelo Alvarez, Zeljko Lucic, Sondra Rodvanovsky, Marianne Cornetti. Dopo la pausa estiva, la programmazione riprende con La scala di seta di Rossini nell’allestimento del ROF per la regia di Damiano Michieletto (9 recite inserite in abbonamento in settembre). Quindi il Don Carlo di Stéphane Braunschweig, diretto da Fabio Luisi e interpretato da René Pape, Fabio Sartori, Massimo Cavalletti, Martina Serafin ed Ekaterina Gubanova (6 recite in ottobre). L’Aida di Zeffirelli del 1963 diretta da Gianandrea Noseda chiude la stagione (9 recite dal 25 ottobre al 19 novembre), precedendo la Traviata che apre la successiva ma è inserita nel progetto del bicentenario.
Maggiori informazioni e approfondimenti sul sito del teatro.